I LUOGHI E LA LETTURA - Decima rassegna letteraria estiva al Castello Malgrà di Rivarolo Canavese
Il Castello Malgrà di Rivarolo Canavese ospita la decima edizione della rassegna letteraria estiva “I luoghi e la lettura” promossa dalla Biblioteca comunale “Domenico Besso Marcheis” in collaborazione con l’Associazione “Amici del Castello Malgrà” e la libreria Il Punto.
Primo appuntamento nel cortile del Castello venerdì 14 giugno alle ore 21.00: la scrittrice e content creator Giulia Depentor presenterà Immemoriam (Feltrinelli 2023), libro dedicato ai cimiteri e alle storie che li abitano. Le esplorazioni nei luoghi di sepoltura per ricerche storiche e genealogiche hanno valso a Giulia la definizione di “l’influencer dei cimiteri”. Negli ultimi quindici anni ha lavorato tra Parigi, Barcellona, Berlino e Auckland, specializzandosi nella creazione di contenuti audio e podcast, come il fortunato “Camposanto”, dedicato agli amanti dei cimiteri, e “Microfilm”, che racconta i grandi eventi della storia dal punto di vista di chi non è finito in prima pagina.
Venerdì 21 giugno alle ore 21.00, Martina Merletti presenterà Ciò che nel silenzio non tace (Einaudi, 2021), il suo primo romanzo vincitore del Premio Opera Prima Rapallo 2021 e Migliore esordio italiano al Festival du premier roman di Chambéry 2022.
Agosto 1944. Una suora ribelle e coraggiosa sottrae un neonato da una cella del carcere Le Nuove di Torino facendolo scivolare nel carrello della biancheria: è il figlio di una deportata, destinato a morte certa. Si sa, la lavanderia non è affare dei tedeschi, e il più delle volte i carrelli entrano ed escono dalle mura senza essere frugati. Ora il bambino dorme tranquillo, ma qualcuno dovrà prendersi cura di lui.
Ottobre 1999. Una giovane donna sale in moto per cercare le tracce del fratello di cui fino a quel momento ha ignorato l’esistenza. La verità sul suo passato diventa una priorità che a lungo pare irraggiungibile.
A unire questi due punti nel tempo è l’arco della vita di quel ragazzo sempre un po’ fuori posto, delle donne dure e forti che lo hanno salvato e accompagnato, legate dal medesimo segreto, e di un Paese lacerato e recalcitrante, che attraversa la guerra e il dopoguerra in perenne lotta con sé stesso.
Prendendo spunto da un fatto realmente accaduto Martina Merletti intreccia documenti e finzione, rivelando uno straordinario talento narrativo. Questa giovanissima scrittrice disegna figure indimenticabili, silenziose e caparbie, ed evocando con la stessa forza espressiva il passato e il presente firma un romanzo che ci coinvolge e ci commuove a ogni pagina.
Venerdì 28 giugno alle ore 21.00 l’autrice torinese Francesca Mautino, presenterà il romanzo Qualcuno che conoscevo (Longanesi, 2024). Eporediese, laureata in Storia del cinema, Francesca è autrice per la televisione e vive a Torino. Proprio sotto la Mole è ambientato il suo esordio narrativo.
Se la sorte ti ha riservato un parto trigemellare, meglio prenderla con umorismo. Forse è per questo che Valentina Bronti, trentenne, torinese, una carriera messa tra parentesi, ha scelto per le sue tre bambine i nomi di Emilia, Carlotta e Anna, come le celebri sorelle Brontë. Conservare alto l’umore non è così facile per Valentina, una vita incastrata tra illusori tutorial sulle pulizie domestiche e una relazione fallimentare con Marco, il padre delle bimbe che si è ritirato a dormire nello sgabuzzino. Finché un giorno viene convocata all’asilo perché le tre piccole pesti hanno tentato la fuga trascinando con sé una compagna. Davanti alla direttrice, c’è un’altra mamma: Chiara Barberis. Altezzosa e severa, Chiara lascia in Valentina una strana impressione. Un’impressione confermata dalla scoperta che si tratta proprio di «quella» Chiara Barberis: la sorella di Elisa, la ragazza scomparsa inspiegabilmente dieci anni prima, quasi inghiottita dal buio di una Torino che da sempre ha fatto del mistero il suo secondo volto. È così che Valentina si ritrova in una storia piena di ombre e bugie. Con un entusiasmo e una sagacia sorprendenti, prima di tutto per lei, si tuffa nelle strade, nei palazzi signorili, negli atenei della città, improbabile ma tenace investigatrice. Ciò che Valentina scoprirà di Elisa, di Torino e soprattutto di sé stessa è la materia spumeggiante di questo romanzo, capace di tratteggiare un personaggio attualissimo in cui convivono senso di inadeguatezza, acume e un’ostinata vitalità.
Si prosegue venerdì 5 luglio alle ore 21.00 con Antonio Rinaldis e Mauro Morandi, con la presentazione di Il guardiano di Budelli (Diarkos, 2023).
Antonio Rinaldis è insegnante di Filosofia presso IIS “Aldo Moro” di Rivarolo Canavese. Tra le sue pubblicazioni più recenti Esodati (2014), Il treno della memoria (2015) e Riace. Il paese dell’accoglienza (2016). Per Diarkos ha pubblicato Brevi lezioni di filosofia (2019) e la storia di Mauro Morandi che ha incuriosito e affascinato lettori e mass media anche oltre i confini nazionali. Un uomo che decide di trascorrere quasi trent’anni, in perfetta solitudine, su una piccola isola dell’arcipelago della Maddalena, rappresenta un caso davvero unico. Nella sua nuova veste di esule Mauro Morandi ha incontrato Antonio Rinaldis e da questo è scaturito un lungo dialogo sui temi fondamentali della vita, che diventa il bilancio di un’intera esistenza, trascorsa inseguendo una visione più ecologica ed ecocompatibile. Il libro è una conversazione appassionata e sincera nella quale l’amore per la natura, la bellezza di Budelli, la ricerca di una condizione più autentica, si uniscono alla critica dei valori sui quali la società contemporanea ha creato i propri idoli.
Venerdì 12 luglio alle ore 21.00 grande attesa per il ritorno a Rivarolo di Alice Basso con il romanzo conclusivo della fortunata serie con protagonista Anita Bo: Una festa in nero (Garzanti, 2024).
Torino, 1935. I fari della Balilla Spider Sport fendono il buio della notte. Il fatto che al volante ci sia una donna potrebbe sembrare strano, ma non se si tratta di Anita. Sono mesi, infatti, che fa cose poco consone, per non dire disdicevoli, sicuramente proibite. Come rimandare il matrimonio con Corrado solo per il desiderio di lavorare. Oppure scrivere, sotto lo pseudonimo di J.D. Smith, racconti gialli ispirati a fatti di cronaca per portare un po’ di giustizia dove ormai non ne esiste più. Un segreto che condivide con Sebastiano Satta Ascona, direttore della rivista «Saturnalia». E a essere sinceri scrivere non è l’unica cosa proibita che fanno insieme... Ma ora qualcosa è cambiato, ed è il motivo per cui Anita si trova a bordo di una macchina. Qualcuno ha iniziato a seguirli, e con le spie meglio non scherzare, di questi tempi. Meglio fare quello che chiedono. Anche se non è giusto. Anche se le richieste minacciano di stravolgere l’esistenza pacifica degli amici più stretti: la saggia Clara, l’irriverente Candida, la dolce Diana, l’affascinante Julian, il ribelle Rodolfo e, ovviamente, Sebastiano. Il suo Sebastiano. Perché vivono in anni così difficili? Perché non possono fidarsi di nessuno? Perché non smettono di attirare attenzioni indesiderate? Anita non ha le risposte, ma i protagonisti delle storie gialle che ha imparato ad amare la esorterebbero a non avere paura. Perché il pericolo è il sale della vita.
Ultimo incontro della rassegna con l’autore Giuliano Arimondo per la presentazione di Zuppa di ajucche e altre storie. Dodici racconti attraverso il Canavese (LunaEdizioni 2024), venerdì 19 luglio alle ore 21.00. Giuliano Arimondo è nato a Imperia nel 1957 da padre ligure e da madre di origini canavesane. Ha trascorso infanzia e adolescenza tra Rivarolo e Valperga, laureandosi a Torino in Giurisprudenza. Il libro è una raccolta di racconti ambientati in Canavese, alcuni a Rivarolo, corredati da riproduzioni di cartoline d’epoca.
Con accesso da Via Farina n. 57, le serate si svolgeranno ad ingresso libero nel cortile del Castello Malgrà. In caso di maltempo, gli eventi si svolgeranno all’interno.
Per informazioni è possibile contattare la Biblioteca Comunale (via Luigi Palma di Cesnola 20 al 0124.26377 o tramite mail biblioteca@rivarolocanavese.it